E piantiamola!

Amate le piante ma non sapete proprio dove metterle? Vi darò delle idee che ho trovato in giro:


 questa l'avevate già vista? Ecco perché i blujeans non tramonteranno MAI!! 


...e questa? Ma non usate le scarpe nuove, é un peccato !!! 


Nooo, direttamente nei mobili da cucina. E le stoviglie,,,?

Ops!  Tanto per essere chiari...!


Guardate qui, nelle caffettiereeeeeeee! E pure decorate!


... anche qui, le moke che non usiamo più, e che abbiamo rimpiazzato con le macchine da caffè, quelle moderne con le capsule e le cialdine...


E basta con la tenda! alla doccia montatevi una cabina, così dalla tenda vi fate dei vasi originali per le vostre belle piante. Come queste che trovate qui


nello sciacquone nooooo! Povera pianta, guardate com'é giù, si vede che non ha gradito! Ma chi l'ha fatta questa foto, chi. chi?!!!

... e se c'é troppo sole copiate l'idea intelligente di Stefania


E queste? che saranno? Sono camere d'aria di vecchie biciclette!


potreste sempre metterle in borsa! (idea trovata in bakeca.it)


...sulla porta di casa é eccezionale! (qui)


... altrimenti tenetevele in mano!!! Ma nooo, é in cemento, e pensate, potete farvela da voi, guardate come.

Anche se avete poco spazio, inventatevi un modo per tenerle con voi in casa, o sul balcone. o dove vi pare. Sono la nostra cara natura, che in quest'epoca si sente così poco amata!

!!!!! 

La sua Madonnina...

La Madonna è sempre bella, ma per mia madre che l'ha fatta a maglia con le sue mani questa è la più bella di tutte, e noi glielo concediamo perché se lo merita. Mamma Romilda ci ha stupiti ancora (sta avendo più successo di me sul mio blog!!! ma va bene così).  E' alta circa 50 cm, guardate le foto:










E per chi avesse visto anche San Giuseppe e il presepe di mamma Romilda: ricordatevi che adesso ha 86 anni. Auguriamole che la sua Madonnina le porti tanta serenità.
E grazie a tutti!
  

Rose Rosa

Spesso ci liberiamo di un oggetto perché danneggiato, leso dal tempo, o semplicemente ci stanchiamo di vederlo su quel mobile, sempre quello, sempre lì, sebbene sia ancora carino e ci ricordi il momento in cui lo abbiamo comprato o ricevuto: era davvero bello, una meraviglia! E così finisce nel bidone della spazzatura, oppure in un mercatino dell'usato dove per il nostro caro oggetto si aspetta un'altra vita su un altro mobile di un altro proprietario diverso.

Ma a volte ci basta poco per ridare smalto a un vecchio oggetto, anzi, con un po' di pazienza possiamo renderlo ancora più bello di prima, un vero gioiello. E' quello che ho voluto fare con questo pezzo in ceramica, una borsetta con motivi di rose che dà la sua bella immagine da sé o può fungere da vaso portafiori.           


Era di un colore bianco grigiastro coi manici argentati e in cattive condizioni, ma io l'ho verniciata di rosa (sarà che amo le rose rosa) 



...e ho risaltato i petali rendendoli brillanti con un glitter rosso. Questo è stato il risultato:



Adesso può tornare a trionfare in qualunque angolo della casa  


Vi piace?




I Bottoni della Nonna









Un tempo casa di nonna era un negozio di merceria. Io non mi ci sono trovata ma mi capita ancora di trovare qua e là misteriose scatole di cartone che sembrano appartenere a un'epoca passata. Ho già idea di chi possa averle riposte, penso alle mie zie, a mia nonna, alla bisnonna, che era ancora con loro.
Le apro aspettandomi grosse sorprese, ed ecco che saltano fuori rotoli di fettucce, sbiechi colorati, calzini per bimbi, guanti bianchi per prime comunioni, velette nere che le donne mettevano sul capo quando entravano in chiesa, e altro ancora, ma soprattutto bottoni, tanti bottoni, strani, curiosi, così diversi da quelli che usiamo oggi, tanto da non riuscire a immaginarseli sui propri vestiti, ma anche fantastici, meravigliosi.




Ho deciso di farci qualcosa con quei bottoni, li ho attaccati su una tela ad adornare l'ampio abito di una signorina d'altri tempi. Eccola qui:







Sono per lo più in pasta di vetro, celluloide, legno, i materiali più reperibili negli anni del dopo guerra. Alcuni sono decorati a mano o fatti interamente a mano con la corda. In verità ne ho trovati anche in metallo, in madreperla, e bottoni gioiello, alcuni risalienti a epoche ancora più lontane, altri invece appartenenti agli anni 60. Beh, un gran balzo nel passato!





La tela è grande 70x97 cm, e come vedete qui in basso ho voluto mitizzarla accanto a una macchina da cucire Singer, due squadre per modelli in legno e un libro di scuola di taglio (poco visibile nella foto), che rievocano la sartoria artigianale di quell'epoca.    







Sono proprio contenta del mio lavoro, però penso che la mia tela potrebbe essere arricchita da una bella cornice in legno, un modello antico, tanto per concludere! 
 

Ci ho messo un po' di tempo e di pazienza per realizzarla, perciò andiamo, ...condividete tutti!!!  

 







Le nicchie

Le nicchie, queste cavità create nello spessore dei muri un tempo esclusivamente a scopo funzionale, nelle abitazioni di oggi si rivelano anche decorative, a volte pregevoli.  
Se poi parliamo di un piccolo appartamento le nicchie diventano necessarie, fungono da porta oggetti, librerie, e diventano armadi e credenze se rifinite con le ante. Io le adoro e nel mio angolo cottura ho voluto ricavarne una, laddove solitamente vanno appesi scolapiatti e altri mobili pensili che detesto. Eccola qui:   


Ho deciso di mostrarlo nella mia botteguzza perché sento di averlo fatto da me e ne sono molto soddisfatta: io l'ho ideato, ho smontato le piastrelle che prima continuavano fino a quasi il soffitto (si, proprio io, con scalpello e martello), ho dipinto il muro e, dopo che gli operai hanno sistemato l'impianto idraulico e montato i mobili, l'ho arredato a mio gusto.    

Volete vedere anche le nicchie del bagno? Altro piccolo ambiente, difficile da arredare con gusto e da ...fotografare! 

 
 
Anche qui niente pensili che avrebbero ristretto ancor di più uno spazio già limitato, ma una nicchia con mensole in vetro, che lasciano a vista prodotti da toeletta, profumi e casette di ceramica, tra due grandi specchi che regalano luce e ampiezza (e riflettono il mio dipinto con coloratissimi fiori, appeso dall'altra parte! ).
Un'altra nicchia utilissima è all'interno della doccia:
   

 
 
Abbasso i pensili, evviva le nicchie!
 

Vi è piaciuto il mio lavoro? Condividete questo post e mi premiate. Grazie!   



  


L' IDEA che trasforma L' IKEA


Ikea, questa colossale bottega di arredi, di progetti innovativi, di oggetti interessanti, spesso è anche una fonte di prodotti che sfidano la nostra fantasia e il nostro estro, e che diventano mobili e suppellettili unici nella casa, perché reinventati, impreziositi, decorati, personalizzati.
 

 
 
La riconoscete? E' lampada modello Storm, quella rivestita di carta bianca. Molto carina ma la carta si può rompere, chi di voi ne ha avuta una ed è riuscito a tenerla integra? Ma ben venga che a un certo punto si rompe! così ci inventiamo un altro rivestimento.
 
Io l'ho rifatta con questo tessuto "frangioso" elasticizzato che si è ben modellato sulla sua forma sinuosa. Non è stato molto semplice, una volta eliminata tutta la carta non c'era più alcuna struttura su cui reggere il lavoro, gli anelli erano indipendenti e dovevo fissarli al tessuto singolarmente alla stessa distanza l'uno dall'altro. Ma ne è valsa la pena, mi piaceva troppo il tessuto. Da vicino è così:   
 


 
 
Cercando qua e là ho trovato qualche altra Idea che ha trasformato l'Ikea, per esempio qui ho visto quest'adorabile seggiolina Kritter, prima un'oggetto pratico e sicuro per  i bambini, adesso anche allegro e tutto da ...giocare.   
 
 
 
 
E questa libreria Billy, funzionale si, ma guardatela così decorata: ha acquistato un certo carattere, non trovate?   
 
 
 
 
Su Miaikea creativi di ogni dove hanno trasformato l'innaffiatio PS2000 in una lampada, lo sgabello Frosta in un appendiabiti e la cassettiera Moppe in un grazioso palazzo col tetto, porte e finestre. Non ci credete? Guardate qua:
 

 
 
 
 
 
  
 Ivece su Craft Patisserie Carla ha fatto della miniserra Socker un contenitore per riporre degli oggetti di vario genere come, ad esempio, preziose ceramiche:
 
 
comodo e grazioso.
   
 
 


 

La maglia che calpestiamo

Il lavoro ai ferri o all'uncinetto, un'attività che non invecchia mai e non stanca mai. Non c'è progresso o innovazione tecnologica che lo possa svilire, anzi, la passione per lo 'sferruzzo' ingrana sempre nuove marce. 
 
Oggi lo vediamo in gran voga sui tappeti, oltre che su paralumi, cuscini, pouf, ... ed è il caso di dire che ha preso nuove dimensioni, ...o che ha fatto passi da gigante!
 
Se pensiamo che alcuni lavori vengono fatti con ferri (e qui dire ferri è davvero inappropriato) lunghi e grossi come pali e filati che sono vere funi, le nostre nonne penserebbero che al mondo di oggi gli ha dato di volta il cervello!
 
Tuttavia sono sicura che apprezzerebbero anche loro un lavoro come questo:

 
E' un tappeto in lana merinos, si chiama Aran ed è stato creato da Christien Meindertsma, designer olandese, ispirandosi alle tradizioni delle isole irlandesi. 
 
 
Il centrino è un altro amore indiscusso. Ne abbiamo fatti per il comodino di Polifemo! Ma poi abbiamo pensato che stanno benissimo sul pavimento di casa nostra e sono diventati un accessorio d'arredo che fa mooolto fashion.    
Ce ne sono di stupendi.  Qui ho trovato questo fatto con la corda:
 

 
 
 
Un altro mega centrino è questo colorato che ho trovato su Etsy.com:
 
 
 
 
E che ne dite di questo, realizzato da Wow Decò su fondo nero?
 
  



Un lavoro ammirevole da menzionare assolutamente è quello di Paola Lenti, realizzato con filati di Rope. L'ho trovato in questo sito, vale la pena di andare a vedere le sue creazioni:

 
 
 
Sapete fare 'dritto e rovescio'? Allora fatevi un bel tappeto per il soggiorno!
 
Ah, prima però condividetemi il post!
 

 
 
 
 
 
 

 

 
 

 

 

Anime di marmo

Il mio impulso creativo mi ha portato ancora una volta verso l'arte figurativa. Questa volta però sono andata sul pesante, nel senso che anziché usare colori su tela ho montato pezzi di marmo su legno e li ho fissati con un collante per fughe, quello che si usa per le piastrelle. Ne ho fatto un quadro della dimensione di cm. 60x85 che per stare al muro necessita di due fissaggi belli grossi.

    

Ho utilizzato pezzi di marmo di poco spessore e di colori diversi che un simpatico marmista mi ha passato gratuitamente perché rimanenze non più utilizzabili, li ho spezzettati con una tenaglia (so che esiste una tecnica specifica per la realizzazione dei mosaici in marmo, ma io non aspiro a diventare una produttrice di mosaici, mi piace fare a modo mio e stare a vedere il risultato).
Sul legno ho tracciato un disegno, ho fissato i pezzi di marmo con la colla a caldo e a lavoro finito ho preparato il collante per piastrelle mischiando la polvere, ho scelto il colore grigio scuro, con l'acqua, ho "fugato" con una spatola e ho pulito il tutto con una spugna umida. Ho atteso il tempo necessario per l'essiccazione e infine dal corniciaio ci ho fatto montare una cornice.

             

Perché non ci provate anche voi? Per farci un quadro come ho fatto io oppure per impreziosire una specchiera o il piano di un tavolino. Sapete, questo genere di lavoro potreste realizzarlo da soli anche su un muro, interno o esterno, in un ambiente rustico ma non soltanto, basta decidere l'immagine che si vuole creare e i colori più idonei, per abbellire un caminetto ad esempio, pensate a una magnifica decorazione!
Potete prendere l'idea da un mosaico già esistente, ce ne sono alcuni davvero favolosi, o da immagini stampate o dipinte che vi piacciono e che si prestano alla riproduzione con tozzetti di marmo, ma fatelo da voi!

...nel frattempo, se vi è piaciuto il mio post condividetelo, adesso, e io vedrò di postarvi qualcos'altro che può interessarvi. Grazie!            


Ibiza di Design Kare

Devo ammettere che non è questo il mio genere di arredamento, ma come si fa a non apprezzare lo stile di questi mobili? Sono dipinti a mano con notevole abilità artistica. collezione Ibiza di Design Kare. Io l'ho trovato qui .


 
A vederli fanno venire tanta voglia di mettersi a decorare, non è vero? 

La sedia 'animal'

Quella sedia aveva qualcosa che proprio non mi andava. Struttura in metallo, linea essenziale, ma quel tessuto verde insignificante che rivestiva la seduta e lo schienale la rendeva troppo comune. Aveva l'aspetto di una sedia da cucina, ma io ci vedevo ben altro.
Qui ci voleva un intervento di relooking, Dio, quanto mi piace!
Lo so, vi aspettavate una foto 'prima', ma io l'ho solo 'dopo', venia!
Per rivestire la seduta ho scelto un morbido, e leggermente peloso, tessuto animal, lasciando stare lo schienale:

 
Vediamo come sta vicino a un vecchio tavolo primi '900 ristrutturato che fa da scrivania:
 
 
 
E' un'idea! 
 
             

Un nuovo Budda

L'idea di avere la figura di un Budda in casa non mi dispiace affatto, non può che indurre a uno stato di serenità e di distensione, che ne abbiamo sempre un gran bisogno. Non per niente gli ho riservato un posto in camera da letto e non nella zona living come ho visto più spesso nelle immagini delle riviste di arredamento.
il Budda di cui disponevo non era altro che un vecchio lume: una, direi vile, riproduzione in ceramica smaltata bianca e oro con un enorme paralume di tela bianca coi fronzoli pendenti. Più che serenità mi dava disgusto!
Beh, non ci ho pensato due volte, ho tolto via paralume e parte elettrica, ho chiuso quell'inutile buco che aveva sulla testa usando il silicone e l'ho verniciato di un bellissimo colore antracite brillantinato. 

 
 
Riuscite a vedere quell'effetto brillante? Guardate bene:
 
 
 
No? Vi assicuro che è favoloso.
Ed ecco dove ho deciso di posizionarlo:
 
 
 
Sopra un vecchio mobile che negli anni '50 conteneva l'apparecchio radio. 
Caro Budda, puoi meditare in pace!